Follina è un piccolo borgo adagiato ai piedi delle Prealpi Trevigiane-Bellunesi nella Valdobbiadene, zona vinicola per eccellenza. Il piccolo villaggio, assieme ad altri 14 comuni fa parte delle Colline del Prosecco Patrimonio dell’Umanità. Si narra che l’origine del nome derivi da Furina, la divinità delle acque in movimento e grazie alle sue numerosi sorgenti, divenne un importante centro-lavorazione di lana che portò il paese al massimo della produttività. A Follina, la musica è scambio di emozioni, cultura e accoglie concerti, spettacoli, tanti artisti fra cui il cantante Robbie Williams che soggiornò, nel 2018, all’Hotel Villa Abbazia
Prima di visitare Follina, vi consiglio di andare in Info Point per ricevere il depliant del giro ad anello (altrimenti vi sfuggiranno attrazioni importanti) e per conoscere altre indicazioni dei paesi limitrofi. La Proloco si trova in Via Martiri della Libertà 4 (è di color aragosta) e in passato era la sede della Società operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione. Nata nel 1865 per tutelare i lavoratori a seguito delle condizioni precarie nelle industrie di lana e seta
Cosa vedere a Follina Treviso
Nella piazza principale si innalza il Palazzo Barberis, costruito da Francesco Fadda, nel 1600, come realizzazione e buon esito della sua fabbrica di Tessuti. Sul retro potete notare un lungo porticato composto da 10 archi circa. Nel 1740 fu acquistata dalla Tron-Stahl e poi passò al Comune di Follina nel 2017. Si racconta che nel 1538 fu residenza del Cardinale San Carlo Borromeo e l’abitazione era unita da una cortina muraria con l’ Abbazia cistercense
Al lato opposto del parcheggio si innalza il Palazzo Savoini Bianchi in stile barocco con la sua splendida facciata decorata da affreschi del 1700
L’anima vera di Follina è la splendida l’Abbazia di Santa Maria, fondata, nel 1146, dai Monaci Benedettini dipendenti da San Fermo di Verona che contribuirono alla crescita di un laboriosa produzione di pannilana e un grande richiamo spirituale dei pellegrini
Da non perdere è il Chiostro Romanico costruito dall’abate Tarino, sul lato meridionale della Chiesa, ricca di colonne che regalano un affascinante effetto di movimento. Al centro si posiziona la tradizionale fontana, un tempo vasca battesimale e la Torre Campanaria quadrata, la più antica opera presente nell’abbazia. All’interno ci affacciano varie sale: la sacrestia, il refettorio, il parlatorio e sala del capitolo. L’entrata è gratuita visitabile tutti i giorni dalle 7 alle 12 e dalle 14.30 alle 19.00
Accanto all’ Abbazia si trova il Palazzo Terzoni conosciuto come casa dell’Abate dove visse lo scrittore, filosofo Jacopo Bernardi di nobile famiglia veneziana e fiorentina. Nel 1836 divenne sacerdote e durante i congressi scientifici svoltesi a Padova nel 1842 e a Napoli nel 1845 spiegò la rilevanza delle associazioni caritevoli. La struttura doveva essere originariamente la foresteria della Casa religiosa. Ora privata e non accessibile
Poco più avanti possiamo scorgere la Sorgente del Follina dedicata a Santa Scolastica che i Monaci benedettini, nel XII secolo, nominarono come riconoscimento, alla sorella del loro fondatore, Benedetto da Norcia. E’ il fiume più corto d’Italia. Trovate una targa con la scritta “Si manifesta e sgorga acqua cruda di primavera“ del poeta A. Zanzotto per la commemorazione del restauro effettuato dalla Proloco
Tornando indietro, proseguite in Via Paradiso dove si trova un piccolo, antico lavatoio e accanto si innalza il Lanificio Andreatta. E’ una mega struttura del 1820 costruita in sette anni con la caratteristica dei piani sovrapposti a modelli britannici. Ora il complesso è adibito a Casa di Riposo, Biblioteca e Teatro comunale
In Via Roma scoprite uno romantico scorcio di acque limpidissime con tanto di casetta per anitre vicino a una colorata casa privata e poco più avanti un piccolo Arco colorato del 1666
Nei dintorni di Follina si possono svolgere molte attività sportive e grazie ai suoi panorami è meta di meravigliosi percorsi naturalistici fra boschi che accolgono betulle, castagni e faggi. Nelle incantevoli Prealpi trevigiane si possono incontrare teneri scoiattoli ma anche specie di fiori protetti come la stella alpina, peonie e tantissimi ciclamini
Il paesello si gira in mezza giornata circa, se avete tempo vi consiglio di raggiungere (mezz’ora di strada) il Borgo incantato dei cento orizzonti: Asolo