Il Giardino Sigurtà è un bellissimo parco di 600.000 m2 di verde, ubicato nella provincia di Verona, a Valeggio sul Mincio a pochi km da Peschiera del Garda. Accoglie straordinarie bellezze come un milione di tulipani colorati che fioriscono tra marzo ed aprile, rose e narcisi nel mese di maggio ma anche piante acquatiche dove spiccano ninfee, giacinti, e poi ancora diciotto laghetti e bossi ovvero cespugli usati come arte topiaria. Oltre a queste meraviglie sorgono templi neogotici come il Castelletto, luogo di ritrovo per scienziati come A. Fleming, premio nobel per la Penicillina e la grotta Votiva. Un posto unico dove trascorrere momenti piacevoli immersi nella natura più viva, passeggiando a piedi scalzi, inebriandosi del profumo dei fiori e assaporare ogni istante
Come raggiungere il Parco
Con l’auto si raggiunge tramite Autostrada A4 dir. Venezia. Uscita Peschiera del Garda per poi seguire Valeggio sul Mincio per circa 9 km altrimenti tramite bus n. 160 dalla stazione di Verona con direzione Valeggio-Villafranca-Sommacampagna. Per info cliccate su www.atv.verona.it
Orari, prezzi e info
L’apertura è dal mese di marzo fino a novembre dalle ore 9.00 alle 19.00. Nei mesi di marzo, ottobre e novembre la chiusura è anticipata alle 18. Prezzo d’entrata è di 16 € per adulti. In occasione della festa della donna l’entrata è gratuita e per gli uomini ingresso ridotto. E’ vietato portare i cani. Il Parco è visitabile utilizzando anche un simpatico trenino o tramite shuttle con guida, entrambi a pagamento. Ulteriori info al sito www.sigurta.it
STORIA DEL PARCO
Il primo proprietario del Parco fu il nobile Gerolamo Nicolò Contarini che lo acquistò nel 1407 e lo definiva un “Brolo cinto de Mura” ovvero terreno coltivato a foraggio e ricamato con alte mura. All’interno venne costruita una dimora per la sua famiglia e per i braccianti con accanto un bel giardino dove trascorrere lieti pomeriggi.
In seguito fu venduta ai signori Guarienti che la curarono fino al 1626 coltivando frutteti ed ingrandendo il già presente spazio. Le figlie poi sposarono i fratelli Maffei dando in dote il meraviglioso Parco. Grazie al conte Antonio Maffei fu innalzata una residenza signorile progettata dall’arch. Pellesina discente di Andrea Palladio e nel 1792 un tempio chiamato Eremo, utilizzato come luogo d’incontro per leggere, conversare. Il Canonico, così amante della natura, trasformò il giardino portando innovazione e miglioramenti
Dal 1836 al 1929 il nuovo possidente fu il conte Nuvoloni, marito di Anna Maffei, dove ospitarono illustri personaggi come ad esempio Napoleone III di Francia e l’imperatore Francesco d’Austria che da qui seguirono le battaglie di Solferino e S. Martino nel 1859. In un secondo tempo, il complesso, essendo ormai in rovina, fu venduto a Maria Paulon, moglie del medico del Paese che lo conservò per dodici anni.
Conobbe la sua rinascita grazie al Dottore Carlo Sigurtà, imprenditore farmaceutico che lo acquistò nel 1941. La storia narra che venne a Valeggio per comprare un calesse dovendo raggiungere Desenzano da Castiglione delle Stiviere dove abitava per poi prendere il treno per Milano. Gli fu così offerto di investire nel Parco. Dopo pochi mesi si pentì a causa di una forte siccità. Grazie a una multa di 15.000 lire scoprì che poteva attingere l’acqua del Mincio e fu così che con cura e devozione rese questo Parco incantato e maestoso tanto che nel marzo del 1978 fu aperto al pubblico.
Nel 2011 fu celebrato un labirinto di 1500 piante di Tasso progettato dal Conte Giuseppe Sigurtà con l’intervento del paesaggista inglese A. Fisher. Al centro si innalza una torretta simile a quella presente nel parco di Bois de Boulogne di Parigi. Entrate in questo intreccio sinuoso di piante per poi perdervi piacevolmente
Carlo Sigurtà e sua moglie erano amanti dei cani soprattutto dei pastori belga e barboncini: per la loro fedeltà fu costruito un piccolo cimitero
Inoltre su una grande roccia chiamata Pietra della Giovinezza, è scalfita la poesia dell’umanitario e scrittore Samuel Ullman: una filosofia di vita, un inno verso l’amore per le cose belle e delle meraviglie del mondo che bisognerebbe apprezzare sempre
Il Dott. Sigurtà costruì una fattoria per allevare le mucche che attraverso il loro latte preparava farmaci contro la gastrite. Dal 2009 vengono accolti animali in via d’estinzione come la gallina padovana senza cresta, la gallina ermellinata e i simpatici asini S.Domenico. Per i bambini vengono organizzati laboratori didattici, attività ricreative e i piccini si divertiranno molto accostandosi alla natura
Ippolito Pindemonte:
“Si dilettosa qui scorre la vita, ch’io qui scrupolo avrei farmi eremita”