Ciclovia Peschiera del Garda – Mantova è un percorso protetto, pianeggiante di circa 43.5 km di facile percorrenza, adatto a tutti, incluse le famiglie. La partenza inizia presso il Viadotto ferroviario della cittadina gardesana (vicino a un parcheggio gratuito) fino ad arrivare alla città principesca dei Gonzaga. La ciclabile ripercorre la zona del quadrilatero fortificato asburgico per poi avventurarsi nelle campagne mantovane, incontrare scorci pittoreschi e antichi borghi medievali costeggiando il Fiume Mincio
Avendo già avuto una fantastica esperienza con il Tour nelle Terre di Custoza non mi sarei mai persa il trekking in bici Peschiera-Mantova proposto da VeronainTour e Bike Experience che già conosco bene.
La prima si tratta di un’ Agenzia e si occupa di turismo lento, ecosostenibile che vuole coccolare ogni singola persona, farla immergere in una realtà autentica lontano dallo stress quotidiano. Organizza tantissimi tour come il picnic con degustazione tra le vigne o la passeggiata a cavallo fra panorami mozzafiato del veronese e molti altri ancora
Fabio Boeti di Bike Experience è accompagnatore cicloturistico che con competenza e disponibilità riesce a metterti a proprio agio rendendo magica ogni escursione. Le biciclette utilizzate sono a pedalata assistita, marca Kalkhoff made in Germany con la caratteristica delle selle più comode, conformanti e copertoni larghi. Sono dotate di quattro livelli di potenza: eco, tour, sport e power per affrontare meglio le salite senza difficoltà. Hanno un’autonomia di 100 km e sono affidabili!
Sono svariati gli itinerari da poter intraprendere anche per chi desidera un tragitto meno impegnativo ma sempre piacevole da godersi in sella. Il nostro percorso prevedeva una parte della ciclovia passando per le paesaggistiche Colline Moreniche, ammirando i più bei Castelli scaligeri e attraversando i luoghi del Risorgimento
PESCHIERA DEL GARDA
Il ritrovo è a Peschiera del Garda davanti all’ Hotel Al Fiore dove facciamo una bella colazione per ricaricarci e partire entusiasti per questa nuova avventura
Attraversiamo le strade della fiorita cittadina per poi imboccare un leggero sentiero in pendenza avvolto nella natura più vera. Ammiro la bellezza del Lago e penso alla fortuna di vivere in queste zone
Nel tragitto incontriamo già turisti sulla boat ammirati dalle Mura della città e un gruppo di canoiste impegnate in una gara. Il Garda offre tanti spunti per essere visitato
Dopo qualche pedalata ci fermiamo, Fabio indica il Forte Ardietti posizionato al confine fra Ponti sul Mincio e Peschiera. Ci narra che la sua costruzione è avvenuta tra il 1853 e il 1861 dal comandante delle forze austriache e che era la struttura meglio dotata del quadrilatero
La guarnigione era composta da quasi 600 uomini e una ventina circa di cannoni. Ancora oggi sono conservati armi ed artiglieria a partire dal 1500
MONZAMBANO-CASTELLARO
Ripartiamo velocemente e raggiungiamo Il Castello di Monzambano, un’antica roccaforte del XI secolo costruita per difendere il popolo dalle invasioni barbariche. Del Maniero sono visibili il camminamento di ronda e le vecchie merlature. All’interno sorgono abitazioni antiche circondati da rose, vigneti e piccoli orticelli
Una curiosità raccontata dalla guida è l’incontro storico di Camillo Benso di Cavour il 10 luglio 1859 con Vittorio Emanuele II in una delle ville del paese, quartier generale delle truppe sarde, per discutere sulla Unificazione dell’Italia
Saliamo in sella e attraversiamo uno dei più bei borghi, Castellaro, un paese di campagna sorto su una altura accanto a un piccolo lago di origine glaciale. Questo specchio d’acqua ha la caratteristica della forma a cuore e viene chiamato “Lagusello”
Si accede da una Torre alta 24 metri che un tempo fungeva da sede del Corpo delle guardie del Ponte Levatoio. La via principale porta a Villa Arrighi, corte del Castellano nel 1600. Il paesello è veramente un gioiello fermo nel passato e ancora poco conosciuto
SOLFERINO E S.MARTINO DELLA BATTAGLIA
Solferino è conosciuta per la battaglia del 24 giugno 1859 che portò l’Unificazione dell’Italia. Mi viene narrato qualche aneddoto sulla guerriglia che ascolto volentieri essendo amante della storia.
Le truppe partecipanti francesi e austriache non conoscevano le posizioni dei rispettivi eserciti e non sapevano dove sarebbe avvenuta la guerriglia se non nella zona del Mincio. Infatti venne soprannominata Battaglia di incontro proprio perché mancava una pianificazione di tattica.
Gli scontri avvenuti alla Rocca soprannominata “Spia d’Italia” ebbero inizio all’alba e furono lunghi, estenuanti tant’è che Vittorio Emanuele II, vedendo il suo esercito stanco ed afflitto partecipò all’ultimo assalto decretandone la vittoria. Il grido di battaglia “Avanti Savoia” nacque proprio in quella giornata
Fabio ed Andrea ci fanno una sorpresa con una sosta alla Cantina di Vini Onepiò nata dalla passione della proprietaria. Ilaria coltiva circa 30 ettari sul Garda e 10 nella zona della Valpolicella. Il nome della casa vinicola mi incuriosisce. Mi spiegano che nasce dalla combinazione del numero uno in inglese e dall’unità di misura che utilizzavano i vecchi contadini di un tempo
Ci viene offerta una degustazione del Lugana “Villa San Pietro” dal sapore fresco, di agrumi e fiori bianchi e un secondo sorso di Trebbiano di Lugana “Onepiò Winery” dal sapore avvolgente che mi è piaciuto molto. Una fantastica esperienza sensoriale
E’ ora di ripartire! Pedalare nelle campagne con il venticello che mi accarezza il viso mi dà una grande gioia. Ci fermiamo per fare scatti fra le stupende “composizioni di fieno”. La Natura è qualcosa di meraviglioso e regala spienseratezza
Notiamo dei grandi casolari abbandonati. Siamo alle Colombare-Desenzano del Garda. Ci viene detto che le strutture diroccate narrano i passaggi storici con orari degli scontri dei Reparti della settima fanteria e le ricompense conferite alle truppe italiane
La nostra ultima tappa è la Torre di San Martino della Battaglia, una struttura storica commemorativa dedicata a Vittorio Emanuele II re d’Italia per la vittoria italiana contro l’occupazione asburgica. Alta 60 m ripercorre la storia della Battaglia Risorgimentale
All’interno si trova la sua statua di bronzo e affreschi rappresentanti le tre guerre dell’Indipendenza a partire dal 1848 fino al 1866 passando dalla Repubblica Romana fino la battaglia Solferino e San Martino. Le tappe fondamentali per l’Unificazione d’Italia
Il tour termina con il rientro a Peschiera fra alberi che corniciano le stradine, case avvolte dall’edera e suono degli uccellini. Voglio ringraziare Andrea e Fabio per la fiducia riposta e la bellissima esperienza!
La bicicletta è la trascrizione dell’energia in equilibrio, l’esaltazione dello slancio, l’immagine visibile del vento
Cesare Angelini