Cracovia in polacco Krakow è stata la capitale della Polonia fino al XVI secolo fino a quando nel 1609 il Re Sigsmondo III decise di portarla a Varsavia. Luogo spirituale e religioso grazie a Papa Wojtyla che trascorse qui gran parte della sua vita, raggiungendo i cuori di molti fedeli. Con i suoi sette milioni di turisti all’anno, si presenta come una città giovane, economica, fulcro palpitante di cultura, memorie e fascino architettonico
Per raggiungere la stazione Krakow Glowny dall’aeroporto si può optare per due possibilità: il bus che ci impiega un’ora (tenendo presente il traffico), al costo di 5 pln (€ 1,13) e valido per 60 minuti (strefa I = zona 1), acquistabile ai distributori automatici altrimenti utilizzando il treno con solo mezz’ ora di percorso al prezzo di 8 pln (€ 1,80). Al ritorno vi ferma direttamente ai controlli bagagli
Nella vecchia citta, Stare Miasto, vi sorprenderà Kosciol Mariacki, la Chiesa di Santa Maria del XIV in stile gotico, dove sorgono due torri di 81 e 69 m costruite da due fratelli architetti che per rivalità finì con l’accoltellamento di uno di loro. Nella torre più alta, ad ogni ora, suona il Hejnal, una melodia che ricorda la leggenda della sentinella che per avvertire l’invasione dei Tartari fu trafitto alla gola (per questo motivo la musica si interrompe bruscamente)
Sukiennice è il Palazzo del Tessuto, scambio di commercio, nasce nella piazza di Rynek Glownye e ricostruito nel XIV secolo dal fiorentino Santi Gucci. Sono esposte opere del romanticismo e dell’impressionismo Polacco. Il porticato invece è gremito di bancarelle di souvenir ma anche anelli, braccialetti d’ambra e fantastiche scacchiere. Alla sera è illuminato con colori blu e viola di grande effetto.
Wieza Ratuszowa è la Torre Civica che si innalza gloriosa a 70 m ed è l’unica parte restante del vecchio Municipio
Nella piazza sorge un imponente statua di Eros bendato dello scultore Igor Mitoraj
Per una passeggiata romantica nelle vie della città salite sui calessi fiabeschi e immergetevi in una magica atmosfera. Prezzi circa 100 pln (circa 22€)
Zamek Krolewski na Wawelu ovvero il Castello Reale è situato sulle colline del Wawel, fortezza gotica dove vissero i sovrani, fra cui Casimiro III il Grande. Bellissime le sale con soffitto a cassettoni e arazzi fiamminghi. Spettacolari gli elementi decorativi del pittore tedesco da Hans Durer e la camera degli ambasciatori dove si trovano trenta teste scolpite del 1540. Al Museo dei Principi Czartoryski è possibile ammirare la Dama con l’Ermellino di Leonardo Da Vinci. L’entrata nel mese di novembre è gratuito
Imponente è la Katedra Wawelska, in cui venivano commemorate le incoronazioni dei re polacchi e votata ai Santi Stanislao e Venceslao. La cupola della Cappella di Sigismondo, Kaplica Zygmuntowska è considerata la miglior opera di composizione rinascimentale, coperta d’oro pesa 13 tonnellate
Smok ossia il drago sputafuoco, secondo una leggenda, viveva in una caverna nella collina del Wawel e spaventava gli abitanti della città divorando fanciulle e animali. Il re Krak promise di dare in sposa sua figlia a chi lo avrebbe eliminato. Dopo vari tentativi da parte dei cavalieri, solo un calzolaio, riempiendo una pecora di zolfo, lo sconfisse portando nuovamente la pace
Kazimierz è il quartiere ebraico fondata da Casimiro III nel 1335 dove sorgono numerose sinagoghe fra cui Stara Synagoga in Ul. Szeroka 24, la più antica della Polonia che per secoli fu il più importante centro di preghiera. Una delle poche aperte al pubblico con entrata a 10pln ma gratuito il lunedì
In Szeroka 40, si trova il cimitero ebraico, Cmentarz Remuh, che venne gran parte distrutto durante la seconda Guerra mondiale fatta eccezione della lapide di Mosè Isserles, grande guida spirituale: un racconto narra che un operaio tedesco venne fulminato toccando la sua tomba e così i soldati decisero di non eliminarla
Jan karski militare polacco, scrittore che cercò di informare i Governi esteri sulle crudeltà che i tedeschi riversavano sul popolo ebraico. Gli furono conferite numerose riconoscimenti fra cui il titolo di “Giusto tra le nazioni”
Le miniere di sale Wieliczka si trovano a circa dodici km da Cracovia con un percorso di 800 scalini a 327 m totali di profondità rappresentate da stanze intarsiate dai minatori, laghi sotteranei e bellissime cappelle. Un vero spettacolo!
Si raggiungono tramite il treno con destinazione “Wieliczka Kopalnia” al prezzo di 6 pln a/r (€ 1,36) o con il bus n. 304 con fermata “Wieliczka Kopalnia Soli”. Vi consiglio il primo perché si arriva in 18 minuti e la stazione è a pochi passi
Il percorso turistico dura circa tre ore con guida obbligatoria in italiano e parte dal Pozzo Danilowicz. Si può prenotare dal sito ufficiale con i seguenti orari: da settembre a giugno alle ore 13.10 mentre luglio e agosto alle ore 9.45-13.10-15.45 al prezzo di 84 pln (20€). Per poter fotografare bisogna munirsi di “un’ etichetta” al prezzo di 10 pln (alle biglietterie o a metà tragitto)
Una delle grotte è dedicata a Niccolò Copernico, a cui è stata eretto un monumento scolpito in sale nel 1973 da Wladyslaw Hapek
Nella Grotta Janowice, tramite sei statue di sale, nasce la leggenda della scoperta del giacimento in Polonia. Kinga, figlia del Re Bela IV d’Ungheria, durante il suo viaggio per Cracovia buttò l’anello di fidanzamento a seguito di un’intuizione. Successivamente ordinò di scavare per cercarlo e incastonato nel salgemma lo ritrovò. Nacquero così le miniere di Wieliczka e la principessa fu proclamata protettrice dei minatori. A lei è anche dedicata una cappella scenografica con lampadari di cristallo dove vengono celebrati matrimoni e concerti
Nel 1968 fu costruito il busto del re Casimiro il Grande e nella grotta si posiziona un macchinario in legno che trasportava pesanti cilindri di sale
Importante e molto toccante è la visita di Auschwitz che scuote la mente e apre l’anima. Un “cammino” che farà conoscere e riflettere sulla disumanità dell’uomo nei campi di sterminio e che queste brutalità non devono e non dovranno mai più accadere. Un insegnamento sull’accettazione e accoglimento delle persone indipendentemente dalla provenienza e religione, sul rispetto della diversità e sull’uguaglianza sociale. Qui tutte le informazioni su come arrivare, costi e descrizione del percorso di Auschwitz