Atene, da cui prende il nome dalla Dea Athena, protettrice della città, è conosciuta per i suoi siti archeologici: ne è testimone la maestosa Acropoli, grande patrimonio della civiltà greca, risalente al V secolo a.c., commissionato da Pericle favorendo così l’espansione e bellezza dell’arte. Atene non è solo storia antica ma anche natura con le colline del Licabetto, mare e divertimento al porto del Pireo
La nostra vacanza inizia con un’ora di ritardo del volo e lo sciopero dei mezzi pubblici ma che fortunatamente, erano garantiti in determinate fasce orarie (17-21). Dall’aereoporto Eleftherios Venizelos, ci siamo diretti alla metrò e per raggiungerla bisogna uscire dalla struttura, attraversare la strada, e salire le scale mobili. Comunque trovate un “Point” per qualsiasi informazioni.
Prendendo la linea 3 blu, in circa 45 minuti, si arriva in P.zza Syntagma (centro). Nota: al ritorno dal viaggio, la corsa terminava a Doukissis Plakentias e quindi abbiamo atteso altri dieci minuti all’arrivo del diretto. Partite con largo anticipo. Il costo del biglietto di sola andata è di 8€, il ticket “3 day Turist” (valido tre giorni) € 22. Ho scelto quest’ultima opzione risultata valida per i nostri continui spostamenti.
L’hotel Moka, in Stournari Street 38, dove abbiamo alloggiato, è una confortevole struttura a 2 stelle, economica, pulita, accessoriata, a pochi passi dalla metropolitana Omonia e a venti minuti di passeggiata da P.zza Monastiki. Purtroppo la zona è degradata: la maggior parte delle attività commerciali (fatta eccezione per le invitanti pasticcerie) sono chiuse a causa della crisi ma nonostante la povertà della zona, non abbiamo mai avuto problemi di sicurezza.
La prima visita di Atene fu dedicata all’ imponente Acropoli, una rocca che si eleva a 156 m dal mare, considerato, un tempo, luogo religioso. Nel complesso archeologico fanno parte il Teatro di Dioniso dove venivano rappresentate le opere di vari autori greci come Sofocle, Odeo di Erode Attico, piccolo teatro in pietra realizzato per concerti musicali, Propilei sono l’entrata monumentale, Partenone dedicato alla dea Athena, Tempio di Atena Nike, tempio di quattro colonne, Eretteo caratterizzato, nella parte centrale, dalla loggia con le Cariatidi, colonne rappresentate da immagini femminili. L’Acropoli conserva veramente un grande fascino e incanto.
L’entrata è di € 20 (30€ con visita ai musei). Si raggiunge con la linea 2 rossa e consiglio di visitarla alla mattina per non incorrere in file estenuanti, premunitevi di crema protettiva perché il sole picchia forte anche in giugno. All’ interno è vietato mangiare ma ci sono distributori di acqua a 0,39 centesimi.
Dopo l’esplorazione, ci siamo rilassati al Roua Cafè, in Rovertou Galli 26, per poi dirigersi verso il Licabetto, Lofos Lykavittou, zona collinosa, dove assisterete a un strepitoso panorama a 360°: ammirerete la maestosità dell’Acropoli. Qui sorge la piccola chiesetta bianca di S. Giorgio. Se desiderate prendere un gelato o cenare troverete anche dei punti di ristoro.
Per raggiungerlo prendete la metro Linea 3 blu, fermata Evangelismos, proseguite per poi salire i scalini e se volete prendere la teleferica a/r 7.50€ imboccate via Aristippou e non in Doras D’Istria!
Finalmente al Pireo! E’ un grande porto commerciale dove partono le navi da crociera. La zona è molto elegante e piena di negozi. Abbiamo raggiunto Marina Rea dove sono attraccati lussuosi yatch ma proseguendo a piedi troverete anche la zona marittima dove noi ci siamo tuffati per un bagno riparatore. Alla sera abbiamo fatto una scorpacciata di pesce affacciati al Mikrolimano, porticciolo dove transitano barchette colorate. Il molo è gremito di taverne e locali : qui di seguito vi metto dei consigli su cosa e dove mangiare ad Atene.
Per arrivarci linea 3 blu fermata Pireas. Usciti dalla metrò, prendete il bus 20 che vi porta in tutte le zone. Fermatevi al supermercato e scendete le scalette vicino alla chiesettina e sarete in Akti Koumoundourou (la via dei ristoranti) a Mikrolimano
In piazza Syntagma c’è la sede del Parlamento dove si svolge ad ogni ora del giorno il cambio della Guardia. Gli Euzones (i soldati) indossano delle particolari scarpe con il pompon e il loro “show” è davvero caratteristico. Alla domenica mattina la manifestazione diventa una vera e propria festa con tanto di banda.
Non poteva mancare una giornata di sole, mare, relax e così in piazza Syntagma, difronte al Giardino Nazionale, Ethnikos kipos Zappeio, abbiamo preso il tram n. 5 (circa 45 minuti di tragitto) per le famose spiagge di Atene. Noi abbiamo optato per Gyfada beach, consigliata da molti, ma se proseguite troverete altre località ancora più belle come Voula o Capo Sounio (tempio di Poseidone). Purtroppo i mezzi pubblici sono lenti e affollati ma dal finestrino sarà piacevole ammirare la costa dell’Attica.
Dopo una giornata di tintarella, vicino alla fermata Syntagma, ci siamo ossigenati passeggiando al grande Giardino sopracitato, per poi visitare il famoso Stadio il Panathenaic, realizzato in marmo pentelico (monte della Grecia) nel 330/329 a.c. La costruzione è a ferro di cavallo, ha una lunghezza di 268.31 m e una capienza di 60.000 spettatori. Ha accolto varie competizioni sportive in onore della dea Athena. Entrata a 5€.
E adesso ci dedichiamo allo shopping: fermatevi in P.zza Monastiki, affollata dagli ateniesi, circondata da banchetti di cocco, frutta, spezie e in Via Pandrosou, si estendono una miriade di botteghe con divertenti souvenir come ad esempio i komboloi: una collanina di perle colorate che i greci usano come antistress, le ciabattine di lana con i pompon ma anche crema per le mani all’ olio di Oliva o la grappetta Ouzo a base di anice
Avventuratevi in Plaka-Anafiotika, uno dei quartieri più antichi della città, con scorci pittoreschi. E’ una zona ricca di caffetterie, taverne e negozietti. Vi consiglio, se siete amanti di centrifughe, di passare da Nova Gea in Via Vironos 6, vicino l’ Acropoli dove troverete tantissime combinazioni di succhi di frutta naturali con tantissime vitamine
Platone diceva:
“Le cose che si dicono essere per natura sono prodotte da un’arte divina, mentre quelle che sono costituite ad opera degli uomini sono prodotte da arte umana”